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Guerra civile in Libia 2011, cronistoria parte II

Cronistoria dei tratti cruciali della guerra civile in Libia (2011). Segue dalla parte prima:

Ribellione contro la dittatura e guerra civile in Libia, 2011: cronistoria

  • Vi segnaliamo la pagina su wikipedia.it che tratta del confitto in Libia in modo abbastanza dettagliato.
  • 27/05/2011 – Le forze della coalizione respingono la richiesta di cessate il fuoco di Gheddafi. Anche la Russia si unisce ai paesi della coalizione sul pensiero comune, “Gheddafi deve lasciare il potere”.
  • 26/05/2011 – Gheddafi chiede ancora un cessate il fuoco ai governi della coalizione. Il presidente francese, Sarkozy, ha esortato Gheddafi a dimettersi e che “tutte le opzioni sono disponibili”. L’ambasciatore UE della Libia, Hadeiba Hadi, ha disertato il regime di Gheddafi insieme al suo staff.
  • 25/05/2011 – Il presidente dello stato sudafricano ha programmato di visitare Tripoli per discutere una strategia di uscita per il leader libico Gheddafi, assieme al governo turco.
  • 24/05/2011 – Più di 20 incursioni aeree della NATO hanno colpito vicino a Tripoli il bunker di Gheddafi, il più grande attacco offensivo sulla capitale da quando è iniziato l’intervento della coalizione, almeno tre persone sono state uccise e decine ferite secondo il portavoce del governo, Ibrahim Moussa.
  • 20-23/05/2011 – Durante incursioni aeree della NATO sono state colpite/danneggiate 2 fregate militari dei fedeli a Gheddafi e 6 navi della Guardia Costiera presso il porto di Tripoli e atri due porti. La Francia e la Gran Bretagna annunciano di voler fare uso di elicotteri da guerra per combattere le forze di Gheddafi. Democratici e repubblicani al Senato americano hanno approvato una risoluzione che permette l’intervento militare americano in Libia.
  • 16-17/05/2011 – Migliaia di lavoratori delle telecomunicazioni fanno da scudi umani contro le incursioni aeree della NATO che puntano agli edifici delle comunicazioni, che hanno riportato 1,25 miliardi dollari di danni. Il procuratore capo della Corte penale internazionale ha emesso una richiesta di mandato d’arresto nei confronti di Gheddafi per ‘crimini contro l’umanità’. La Tunisia ha avvertito la Libia per la seconda volta di evitare che le sue truppe facciano fuoco nei confronti della Tunisia, minacciando una risposta diplomatica dal Consiglio di sicurezza dell’ONU.
  • 08-13/05/2011 – I ribelli occupano l’aeroporto di Misurata e distruggono i tank dei fedeli di Gheddafi in ritirata. Il ministro degli esteri libico, del nuovo governo degli insorti, chiede assistenza finanziaria durante i colloqui con i funzionari statunitensi a Washington. Gheddafi si fa sentire in un comunicato Tv, in cui dice “Non potete uccidermi”. All’alba del 13 Maggio, secondo la televisione di Stato della Libia, un raid aereo della Nato ha ucciso almeno 16 civili, tra cui un gruppo di leader religiosi musulmani che stavano tenendo una cerimonia religiosa. La Nato in un primo momento ha negato qualsiasi correlazione con l’incidente, in seguito ha ammesso di aver bersagliato un edificio etichettato come un bunker di comando e controllo.
  • 07/05/2011 – Le forze pro-Gheddafi hanno attaccato la cittadina orientale petrolifera di Jalu, nel deserto libico, tuttavia la città resta nelle mani dei ribelli, riferisce un portavoce dei ribelli stessi. Le forze di Gheddafi hanno bombardato grandi serbatoi di stoccaggio a Misurata, distruggendo carri armati e causando un incendio di grandi dimensioni, hanno inoltre piazzato un certo numero di mine nella città. Duri scontri nella città di Zenten tra le forze ribelli e quelle del regime, al momento si contano 9 morti e 50 feriti tra gli insorti.
  • 06/05/2011 – Amnesty International accusa il regime di Gheddafi di crimini di guerra a Misurata in cui ha deliberatamente preso di mira e ucciso di civili.
  • 01/05/2011 – Mosca condanna fortemente la NATO per i bombardamenti accanto al complesso di Gheddafi, affermando che il loro mandato era quello di “proteggere i libici, non di uccidere”. La NATO ha dichiarato che il governo libico non ha alcuna prova della morte di Saif, e inoltre ha affermato che ciò che il governo libico ha chiamato una “residenza” in realtà è un bunker sotterraneo che viene utilizzato come centro di comando e controllo e che quello era il bersaglio. Times of Malta riferisce che suoi contatti a Misurata affermano che i soldati fedeli a Gheddafi sono stati equipaggiati di maschere antigas e le indossano in città e nei dintorni, si teme che Gheddafi possa usare armi chimiche per vendetta della morte del figlio.
  • 29-30/04/2011 – Gheddafi appare in TV e dice di essere pronto ad un cessate il fuoco e di voler parlamentare con le forze della coalizione, allo stesso tempo minaccia l’Italia che ha appena acconsentito a missioni militari sulla Libia. Secondo reporter, il 30 Aprile, il figlio più giovane di Gheddafi, Saif al-Arab al-Gaddafi, è stato ucciso in un raid della NATO, tra le cui vittime ci sono anche tre nipoti del colonnello. continuano i bombardamenti su Misurata da parte delle forze pro-Gheddafi.
  • 27/04/2011 – Le forze di Gheddafi hanno iniziato a sparare colpi di mortaio in un quartiere nella zona ovest della città di Misurata.
  • 26/04/2011 – Le forze di Gheddafi hanno rinforzato la loro posizione intorno la città di Brega.
  • 25/04/2011 – Secondo testimoni, gli attacchi su Misurata hanno causato 30 morti e 60 feriti. Stando ai residenti di Zintan, quattro persone sono state uccise dai missili Grad lanciati dalle forze di Gheddafi. La BBC riporta che il presidente del consiglio Silvio Berlusconi ha approvato bombardamenti da parte di aerei italiani per le missioni in Libia.
  • 24/04/2011 – In mattinata le forze di Gheddafi riprendono i bombardamenti su Misurata. I fedeli a Gheddafi erano di stanza in una zona residenziale a Brega, con circa otto batterie di missili Grad, quando hanno cercato di circondare Ajdabiya, gli aerei della NATO hanno attaccato a sud-ovest della città e a Mareer Qabes, una zona a nord-ovest della città.
  • 23/04/2011 – Raid aerei della NATO sulla città di Tripoli. Uno dei ribelli afferma che la città di Misurata è libera dalle forze di Gheddafi dal 23 Aprile, e che le truppe di quest’ultimo si sono ritirate lasciando il compito di contrastare l’opposizione ai leader delle tribù locali.
  • 22/04/2011 – I ribelli hanno eliminato la minaccia dei cecchini nel centro della città di Misurata. Le forze di Gheddafi hanno attaccato una delle stazioni petrolifiche sotto il controllo dei ribelli. Un aereo militare del Qatar è arrivato in Tunisia per costruire un’avanzato ospedale da campo nella zona di Al-Zahabiyah, vicino al confine con la Libia. La NATO ha continuato gli attacchi aerei su Tripoli.
  • 21/04/2011 – Le forze dell’opposizione hanno esteso il loro controllo nelle regioni ad est ed ovest di Misurata. I ribelli hanno anche preso il controllo della città di Wazzin, al confine tunisino.
  • 20/04/2011 – Ancora scontri a Misurata. Il ministro La Russa afferma che l‘Italia ha mandato 10 istruttori dell’esercito italiano per aiutare i ribelli in Libia, compresi ufficiali. Gli Stati Uniti inviano beni, per un valore 25 milioni di dollari, alle forze dell’opposizione, che comprendono forniture mediche, uniformi, stivali, tende, dispositivi di protezione personale, radio e cibo. I fotoreporter Tim Hetherington e Chris Hondros sono stati uccisi a Misurata. Pesanti scontri a fuoco in Misurata hanno ucciso almeno dieci persone e ferite e più di 100. Sette civili libici e un medico ucraino sono morti anche nei combattimenti più recenti che hanno causato circa 120 feriti, hano riferito i medici a Reuters.
  • 19/04/2011 – L’UNICEF ha annunciato che sono stati uccisi almeno venti bambini nelle settimane di combattimenti a Misurata. Il Regno Unito afferma che sta espandendo la propria presenza in Libia con consiglieri militari, l’UE si è dichiarata disposta a inviare truppe per assistenza umanitaria se richiesto dalle Nazioni Unite.
  • 18/04/2011 – A Misurata la situazione umanitaria peggiora. Tre ufficiali dell’esercito, tra cui un capitano e un colonnello, disertato in barca in Tunisia insieme ad una ventina di civili libici. In attesa dell’approvazione dell’ONU per una missione in terra a Misurata, l’Unione Europea prepara 1.000 soldati.
  • 17/04/2011 – Bombardamenti su Ajdabiya da parte delle forze di Gheddafi. Una tempesta di sabbia ha impedito alle coalizione della NATO di colpire obiettivi del dittatore. Un reporter di Reuters ha riferito che alcune migliaia di libici fuggiti dalla regione occidentale del paese si sono riversati in Tunisia negli ultimi 10 giorni, provenienti da aree differenti tra cui: Nalut, Yafran e Rajban.

Fonte: en.wikipedia.org

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