Lana Del Rey (26 anni), ritorna presentando il nuovo album del 2012, neanche ad un anno di distanza dal precedente Born to Die, stiamo parlando di Paradise, terzo album (EP), in distribuzione a partire da questi giorni (9 novembre 2012). Ride è il primo singolo rilasciato ufficialmente alla fine di settembre scorso, in formato digitale. Una ballata su di una miscela dl sottogeneri pop, dall’indie al soul, al momento non ha ancora debuttato nelle radio italiane, ma dalle prime note si preannuncia un’altra hit di successo della cantautrice statunitense.
Particolare il video che accompagna il brano, della durata di oltre i 10 minuti, questo perché, ad aprire e chiudere il video, vi è una narrazione molto sentita della stessa cantante che di seguito è stata interamente tradotta in italiano e racchiude in sé il testo del brano.
Ride, video ufficiale
Testo e Traduzione
“I was in the winter of my life — and the men I met along the road were my only summer. At night I fell asleep with visions of myself dancing and laughing and crying with them. Three years down the line of being on an endless world tour and my memories of them were the only things that sustained me, and my only real happy times. I was a singer, not a very popular one, who once had dreams of becoming a beautiful poet — but upon an unfortunate series of events, saw those dreams dashed and divided like a million stars in the night sky that I wished on over and over again — sparkling and broken. But I didn’t really mind because I knew that it takes getting everything you ever wanted and then losing it to know what true freedom is. When the people I used to know found out what I had been doing, how I had been living — they asked me why. But there’s no use in talking to people who have a home, they have no idea what it’s like to seek safety in other people, for home to be wherever you lie your head. I was always an unusual girl, my mother told me I had a chameleon soul. No moral compass pointing due north, no fixed personality. Just an inner indecisiveness that was as wide and as wavering as the ocean. And if I said that I didn’t plan for it to turn out this way, I’d be lying — because I was born to be the other woman. I belonged to no one — who belonged to everyone, who had nothing — who wanted everything with a fire for every experience and an obsession for freedom that terrified me to the point that I couldn’t even talk about — and pushed me to a nomadic point of madness that both dazzled and dizzied me. *end intro video* I’ve been out on that open road Don’t break me down I hear the birds on the summer breeze, I drive fast I just ride, I just ride, I just ride Dying young and I’m playing hard Don’t leave me now I hear the birds on the summer breeze, I drive fast I just ride, I just ride, I just ride I’m tired of feeling like I’m f*cking crazy I hear the birds on the summer breeze, I drive fast I just ride, I just ride, I just ride *start video ending* Every night I used to pray that I’d find my people — and finally I did — on the open road. We had nothing to lose, nothing to gain, nothing we desired anymore — except to make our lives a work of art. Live fast. Die Young. Be Wild. And Have Fun. I believe in the country America used to be. I believe in the person I want to become. Who are you? Are you in touch with all of your darkest fantasies? | Ero nell’inverno della mia vita — e gli uomini che ho incontrato lungo la strada erano la mia sola estate. Di notte mi addormentavo con visioni di me stessa che ballava e rideva e piangeva con loro. Tre anni trascorsi ad essere in un giro del mondo senza fine e i miei ricordi di loro erano le uniche cose che mi hanno sostenuto, e i miei unici veri momenti felici. Io ero una cantante, non molto popolare, che una volta sognava di diventare un bellissimo poeta — ma per via di una serie sfortunata di eventi, ha visto quei sogni precipitati e divisi come un milione di stelle nel cielo notturno sulle quali ho più e più volte espresso un desiderio — luccicanti e rotte. Ma non mi importava davvero perché sapevo che ce ne vuole per ottenere tutto ciò che si ha sempre voluto e poi perderlo per sapere che cos’è la vera libertà. Quando le persone che conoscevo scoprirono quello che stavo facendo, come stavo vivendo — mi chiesero il perché. Ma è inutile parlare con persone che hanno una casa, non hanno idea di cosa signica cercare la sicurezza in altre persone, per far sì che casa sia ovunque si poggia la testa. Sono sempre stata una ragazza strana, mia madre mi disse che avevo un’anima da camaleonte. Nessuna bussola morale che punta verso nord, nessuna personalità stabile. Solo un’indecisione interiore tanto ampia e vacillante come l’oceano. E se dicessi che non avevo intenzione di essere in questo modo, direi una bugia — perché sono nata per essere l’altra donna. Non appartenevo a nessuno — che apparteneva a tutti, che non aveva nulla — che voleva tutto, che bramava per ogni esperienza e aveva un’ossessione per la libertà che mi terrorizzava al punto che non riuscivo nemmeno a parlarne — e mi spinse ad un punto nomade di follia che mi abbagliava e stordiva contemporaneamente. *fine intro video* Sono stata su quella strada aperta Non mi buttare giù Sento gli uccelli nella brezza estiva, guido veloce Guido soltanto, guido soltando, guido soltanto Morire giovane e sto giocando duro Non lasciarmi adesso Sento gli uccelli nella brezza estiva, guido veloce Guido soltanto, guido soltando, guido soltanto Sono stanca di sentirmi come se fossi pazza da legare Sento gli uccelli nella brezza estiva, guido veloce Guido soltanto, guido soltando, guido soltanto *testo finale video* Ogni notte ero solita pregare affinché trovassi la mia gente — e alla fine l’ho fatto — sulla strada aperta. Non avevamo nulla da perdere, nulla da guadagnare, nulla più da desiderare — se non di fare della nostra vita un’opera d’arte. Vivi veloce. Muori giovane. Sii selvaggio. E divertiti. Credo nel paese che l’America era un tempo. Credo nella persona che voglio diventare. Chi sei? Sei in contatto con tutte le tue più oscure fantasie? |
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