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Quando nessuno crede in te, nei tuoi sogni e nelle tue capacità

Perché nessuno crede in me?

Quante volte ti sei trovato/a da solo/a, nella tua stanza, lontano da tutto, magari con le lacrime agli occhi, a porti questa domanda? Le persone che hai intorno, proprio quelle a cui vuoi più bene, che ti sono più vicine fisicamente, ti hanno ferito nel profondo dell’anima perché non credono in TE. Perché, se di un estraneo non ci importa cosa può dire o pensare di noi, le persone a cui teniamo invece, ogni volta che ci portano a credere di non avere la più minima fiducia nelle nostre capacità, direttamente o indirettamente, ci fanno veramente del male e forse neppure se ne rendono conto.

A volte non lo fanno per cattiveria, i sogni e le passioni che una persona può avere per altri possono venire sminuiti, ma non sempre per ignoranza, cattiveria, egoismo, anche per protezione. Esempio, se due genitori si trovano il figlio tredicenne che li supplica di comprargli una chitarra perché il suo sogno è diventare un chitarrista di professione, i genitori si preoccupano per il suo futuro e cercano di tenergli i piedi ben saldi a terra. Cercando forse di smorzare le ambizioni del figlio per non fargli rinunciare alle altre opportunità di una prospettiva di vita più “semplice”, seppur dolorosamente, magari anche scoraggiando, solamente perché quel sogno richiede una salita insidiosa e colma di difficoltà e purtroppo spesso resta irrealizzato.
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Trovare un punto d’incontro. Non sempre una passione ne deve escludere un’altra. Anche se ami la danza, uno sport, suonare uno strumento, puoi comunque continuare ad essere uno studente diligente. Con un po’ di organizzazione, passioni e doveri si possono incastrare tranquillamente. Spesso il timore dei genitori, che partono a razzo a negare certi desideri dei figli, è proprio la possibilità, la paura, che ne risenta lo studio e il rendimento culturale, cosa senza dubbio importante a prescindere dai sogni.

A volte invece è una mera questione di egoismo. Quando gli altri pretendono di scegliere per noi, laddove siamo già maturi per fare da noi le nostre scelte, perché “così è meglio” e “così è giusto”, allora è il caso di credere in noi stessi e andare dritti verso l’obietttivo. Se una ragazza di 18 anni che si è appena diplomata si sente dire cosa deve fare del suo futuro come se esistesse un libretto di istruzioni per l’uso, allora forse è il caso di far capire che ognuno ha la propria testa per ragionare. Esempio, se la ragazza ha una vera passione per l’archeologia, mentre i genitori pretendono che si si iscriva a giurisprudenza, è il caso di pretendere lei la libertà di decidere per sé. Se poi i fatti daranno dimostrazione di ciò in cui gli altri non hanno creduto, allora si avrà una vera soddisfazione che non ha prezzo.
E potremmo continuare con altrettanti esempi che toccano il lavoro, la famiglia e svariate situazioni che riguardano ogni singolo individuo, da bambino ad adulto.

Ricorda che le persone che hai intorno faticano a credere nelle tue passioni se per te hanno un valore temporaneo, transitorio, e forse in questo caso non sono così forti come si crede. Non ti impuntare su qualcosa solo perché ti viene negato, pensaci bene prima di buttarti a capofitto nella realizzazione di un desiderio, che sia ciò che vuoi davvero. Pensaci a lungo. Ragionaci con obiettività, l’autocritica onesta è fondamentale prima di muoversi e dichiarare a tutti che vogliamo fare quella cosa, concretizzare un sogno piccolo o grande che sia. Spesso per realizzare un sogno bisogna prendersi dei rischi, valuta bene ogni cosa.

Se hai un sogno vero, una passione vera, se ne vale davvero la pena: credici, provaci. E se non andrà come hai sperato, non importa, almeno ci hai provato e non avrai rimpianti.

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