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Prodotti italiani e prodotti importati: economia e alimentazione

Quando i beni primari importati sorpassano in vendite quelli tipici italiani

Senza scendere nel dettaglio della crisi economica che da tempo attanaglia il nostro paese (e una buona fetta del resto del mondo) e senza soffermarci sulle ragioni che hanno tirato sempre più in basso come una zavorra la percentuale del PIL italiano, vorremo bensì discutere di questo fatto: cosa comporta per l’economia italiana quando il consumo dei prodotti importati supera di gran lunga il consumo dei prodotti tipici e il Made in Italy.

L’Italia è rinomata al di fuori della penisola per certi prodotti alimentari di qualità DOP e IGP che esporta in tutto il mondo: Pasta, Vini e liquori, Prosciutti e salumi, Formaggi, Conserve, Oli, Dolciumi… Ma quali sono invece questi prodotti importati in Italia dall’estero che pur avendo un equivalente nel nostro paese, spesso di qualità migliore e quasi sempre ad un prezzo maggiore, sono comunque preferiti dai consumatori italiani?

  • Carni (Bovini e suini soprattutto)
  • Latte, yogurt e latticini
  • Scatolame, sottolio e sottaceti
  • Birra e Alcolici
  • Frutta e verdura (esclusa quella esotica), frutta secca
  • Legumi
  • Pesci, molluschi e crostacei surgelati
  • Dolciumi vari

E questi sono i settori principali. Il motivo di fondo che spinge gli acquirenti a propendere per i prodotti importati dall’estero è il prezzo, che si tratti di qualche decina di centesimi o 1 € di differenza, accade spesso che il risparmio prevarica la qualità, con questo non vogliamo lasciar intendere che i prodotti esteri siano tutti scadenti, però, di solito, per guadagnare da un lato bisogna perdere dall’altro. Vi sono infatti alcuni prodotti internazionali all’altezza di quelli tipici italiani e pochi anche meglio, ma parliamo nel senso stretto di quelle marche alimentari estere con filiali e distributori ufficiali in tutto il mondo. Perché la stragrande maggioranza dei prodotti importati costano meno pur non contando le spese in più che l’import-export deve accollarsi per il trasporto e la dogana (importazioni extra-UE)?

  • Da ricordare che un prodotto di genere alimentare a costo decisamente più basso della media richiede maggiore attenzione da parte del consumatore prima dell’acquisto (controllare bene le etichette, la scadenza, il paese d’origine, l’integrità della confezione).
  • Alcuni paesi tendono a selezionare e trattare diversamente i prodotti/bestiame che saranno destinati all’export rispetto a quelli che resteranno “in casa”. Minor costi di produzione, meno controlli, meno scrupolosità lavorativa e di conseguenza minor qualità (nei limiti della normativa CE ci dicono, seppur non è sempre così).
  • A volte invece i costi di produzione complessivi dei prodotti importati, inclusa la manodopera, sono nettamente inferiori a quelli del nostro paese pur ottenendo un risultato qualitativamente accettabile (per esempio, cosa che avviene solitamente nelle fabbriche asiatiche).

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SORBY
18 Maggio 2012 11:07

Penso che gli Italiani in questo periodo di crisi dovrebbero avere più “consapevolezza” negli acquisti, previlegiando l’acquisto di prodotti italiani, per agevolare la maggior produzione delle nostre industrie. Questo innescerebbe un volano di crescita, maggior produzione più assunzioni.
Non devono comprare di più ma semplicemente acquistare il made in Italy.
Sorby