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Il Trono di Spade è terminato, i fans non sono affatto contenti

Come rovinare una serie di grossa fama mondiale con una pessima stagione finale

Negli USA l’ultima puntata è andata in onda domenica 19 maggio, in Italia andrà su Sky Atlantic questo lunedì prossimo. Non è che i fans siano infelici perché Game of Thrones è finito ma perché, a giudizio quasi unanime, il finale è stato deludente, per usare un eufemismo.

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Delle avvisaglie che il prodotto in generale stava perdendo qualità sono già arrivate dagli episodi della scorsa stagione, la più criticata prima di quest’ultima. Parlo della settima andata in onda a partire dal luglio del 2017, dove si è assistito a molti errori e narrazione velocizzata fino all’assurdo; abbiamo visto i protagonisti spostarsi da un luogo all’altro alla velocità della luce. Sembra che i due ideatori e sceneggiatori, David Benioff (pseudonimo di David Friedman) e D. B. Weiss, una volta abbandonato il percorso sicuro del libro, per scelta o per necessità dato che gli ultimi due volumi non sono ancora stati pubblicati, abbiano malamente improvvisato.
George R. R. Martin prevede la pubblicazione del sesto e penultimo libro non prima dell’estate del 2020 (ricordo che il quinto è uscito nel 2011, A Dance With Dragons – in italiano “Una danza con i draghi”).

SPOILER!

Quest’ultima stagione è durata 6 episodi. Tanti gli argomenti lasciati in sospeso e poco il tempo per concludere ogni cosa, quindi troppo è rimasto senza risposta e diversi personaggi si sono ridotti a semplici comparse. Citerò solo alcuni esempi per necessità di spazio, ci vorrebbe un papiro assai lungo per elencare tutte le cose illogiche e le mancanze di questa stagione.
Il cattivo per eccellenza, il Re della Notte, quello che dagli inizi della saga televisiva si aspettava di vedere entrare in azione, viene ucciso da un’Arya Stark in un modo a dir poco banale. La ragazza sarà anche esperta nel non farsi sentire ma il Re della Notte era esperto nel non farsi cogliere alla sprovvista, aveva un intero e sconfinato esercito di estranei alle sue spalle. Nel mentre, Bran si è fatto un bel viaggetto mentale guardandosi il panorama dall’alto attraverso gli occhi di un corvo senza valide ragioni apparenti.

Ah, un’altra nota, l’episodio 3 dell’ottava stagione è andato in onda nel buio più assoluto, per riuscire a scorgere gli eventi dettagliatamente si è stati costretti a correggere le tonalità della luce e il contrasto dello schermo (tv o pc che fosse). Altra scelta pensata per risparmiare sul budget e rendere meno chiare le scene degli scontri con gli estranei.

Cersei viene uccisa assieme al suo amato fratello Jaime, accorso per salvarla, nell’episodio 5. In un solo episodio, dopo intere stagioni di una sorta di conversione morale che è culminata con la scena di sesso con Brienne (la guerriera era pure vergine e l’ha data a uno che ha sempre amato un’altra!), Jaime ritorna ad essere colui che per amore della sorella farebbe qualsiasi cosa, anche lasciare che la città bruci con tutti gli innocenti. Tyrion gli aveva chiesto di suonare le campane appena giunto dentro la città, non lo fa.
Cersei, in tutta la stagione appare per un tempo assai limitato, che viene da chiedersi che senso abbia pagare l’attrice fior di quattrini. Colei che rappresenta la regina pazza e più malvagia che si fosse mai vista nella serie è stata graziata da una morte rapida e al fianco della sola persona che l’amava.

Tutte le profezie sono state disattese. Tutte le abilità di personaggi come quelle di Bran, annullate, inesistenti in questa stagione. Uno come lui avrebbe anche potuto prevedere la follia di Daenerys e salvare migliaia di innocenti. L’abilità di Arya di cambiare volto si è esaurita nelle scorse stagioni a quanto sembra.
L’astuzia di Varys, svanita, l’intelligenza di Tyrion, assente. Tyrion in particolare è stato molto deludente in questa stagione, artefice di scelte e prese di parte scellerate.

Nonostante l’uso smodato della CGI, l’ultima stagione della serie non è riuscita ad appassionare lo spettatore come in passato, tanto insensate sono state le modifiche ai personaggi, completamente fuori contesto. Le uniche scene salvabili sono quelle appunto in cui entrano in scena i draghi e la computer grafica.

Daenerys Targaryen viene fatta impazzire di punto in bianco durante l’assedio ad Approdo del Re, nella puntata 5. “Si dice che quando nasce un Targaryen, gli dei lancino una moneta e il mondo trattenga il fiato.” ci viene ricordato da Varys ma a conti fatti sono davvero pochi i Targaryen impazziti in tutta la loro stirpe. Vero che gli estranei le uccidono Jorah, uno dei pochi davvero a lei sempre leali, Cersei fa decapitare Missandei e l’uomo che ama la respinge, Jon, lo stesso che non è capace di tenere per se il segreto della sua nascita in un momento cruciale come quello del preludio allo scontro finale. Ma Daenerys ne ha passate così tante che queste ultime vicende sembrano davvero poco rilevanti a confronto, è stava venduta da suo fratello Vyseris a Khal Drogo, che poi l’ha violentata, una strega le ha ucciso il figlio e reso il marito in stato vegetativo, poi morto anche lui, è stata tradita e tradita ancora, ha perso due dei tre draghi che considerava suoi figli…
Eppure, la ragazza che per tutto il suo percorso di crescita dalla prima stagione in poi non ha fatto altro che salvare e difendere gli innocenti, attacca il popolo indifeso di Approdo del Re, quando ormai la battaglia era conclusa e lei ne usciva vincitrice. Daenerys brucia vivi i cittadini, facendo attenzione a non toccare i suoi soldati o altri protagonisti, e lascia in piedi la Fortezza Rossa per ultima da cui Cersei si gode lo spettacolo, indifferente come sempre. Anche il peggior stratega della saga avrebbe attaccato solo e per prima la Fortezza Rossa, il nemico era lì. Invece ci ritroviamo nell’episodio finale la Madre dei Draghi che blatera in maniera sconclusionata e ha perso di vista tutto quello che l’ha portata a quel preciso momento, essere migliore di suo padre, essere migliore di Cersei.

E a proposito di errori, oltre a bottiglie d’acqua e bicchieri di caffè dimenticati sul set, sia i Dothraki che gli Immacolati subiscono pesantissime perdite durante la battaglia contro il Re della Notte eppure, nei due episodi successivi, vengono di nuovo moltiplicati di numero come per magia.

Una delle poche scene epiche che verrà ricordata dell’ultima puntata per la sua spettacolarità, Drogon che distrugge il Trono di Spade dopo che Jon ha ucciso con l’inganno Daenerys.

Non è che si pretenda che i buoni abbiano tutti un lieto fine, tuttavia non è neppure logico dover distruggere un personaggio per forza prima di ucciderlo. Non era complicato rendere la morte di Daenerys epica e senza deturpare la sua moralità conservata per sette stagioni. Non ci risulta abbia mai ucciso innocenti, perché farla diventare folle di colpo?

I fans hanno lanciato una petizione per chiedere che l’ottava stagione venga rifatta da capo, con altri autori.
https://www.change.org/p/hbo-remake-game-of-thrones-season-8-with-competent-writers
Al momento ha superato 1,5 milioni di firme. Non so dire se questo servirà a qualcosa, vedo poco probabile un remake di un’intera stagione solo per accontentare il pubblico. Ormai i guadagni ci sono stati e quel che è fatto è fatto. Comunque, se il finale vale più della metà di un’intera serie, con questa non potevano fare di peggio.

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