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Pietra ollare sui fornelli a gas, come farla funzionare al meglio

La pietra ollare, o steatite, è una roccia utilizzata in cucina per la cottura di cibi senza l’aggiunta di grassi

Da non confondere con la pietra lavica, quest’ultima, quella vera, è ricavata esclusivamente da roccia magmatica che viene a crearsi nei pressi dei vulcani, anche quest’ultima adatta in cucina e dal comportamento molto simile alla steatite. La pietra ollare è da secoli utilizzata dagli uomini per vari scopi, scultura, costruzioni e cucina. In vendita nelle ferramenta e in negozi specializzati (anche online), vi sono dei formati realizzati a posta per l’uso culinario casalingo. Qui in Italia proviene dal Piemonte,  Liguria, dalla Lombardia (Valtellina), Friuli e altre regioni soprattutto al nord, esiste anche quella estera, che spesso costa meno e vale meno. Ha un valore che parte da alcune decine di euro ad anche più di 100 euro, a seconda dello spessore e delle dimensioni, e se provvista di telaio o meno.

Sono pietre molto fragili, basta un piccolo urto o uno shock termico per far si che si formino delle crepe o che si rompano. Vanno maneggiate con cura.
Considerata la loro composizione chimica, queste pietre tendono ad assorbire ogni tipo di liquido, NON vanno mai lavate con detersivi o detergenti, sempre e solo con aceto, limone o bicarbonato sciolto in acqua e un panno ruvido. Le incrostazioni più resistenti vanno grattate via con un raschietto o una spatola di acciaio inox.

Una buona pietra ollare per la cottura di cibi deve avere uno spessore minimo di 2 cm. Dopo l’acquisto, prima di utilizzarla per la prima volta, vanno eseguiti alcuni passaggi, si fanno una volta soltanto e servono a garantire la buona conservazione della pietra nel tempo. Questi passaggi devono esservi indicati dal venditore, ad ogni modo sono i seguenti, in sintesi:

– Lavare la pietra con acqua molto salata (è preferibile il sale grosso da cucina, miscelato con l’acqua in una bacinella)
– Si fa asciugare perfettamente, meglio se riposta verticalmente di profilo, con due contrappesi ai lati per impedirne la caduta
– Una volta asciutta si passa dello strutto o dell’olio vegetale su tutta la superficie, avanti e indietro.
– Si attendono 24 ore
– Si asciuga bene con dei tovaglioli di carta l’olio superfluo, dopodiché si sistema in un forno freddo e, partendo dalla più bassa temperatura, si aumenta gradatamente (50 gradi ogni mezzora), fino a portarla a 180° per una quarantina di minuti.

Questo è un procedimento che va fatto solo una volta, se si tiene la pietra senza utilizzarla per molto tempo, prima di rimetterla sul fuoco è sempre bene cospargerla d’olio, se si usa frequentemente non c’è bisogno di niente.spargifiamma

Dopo aver seguito il procedimento di sopra, la pietra cambierà colore (tenderà al verde scuro alabastro) e le nervature proprie della pietra diverranno più accese.

Veniamo al punto ora, mettiamo che vogliamo utilizzarla in casa, sui fornelli a gas, e mettiamo che ne abbiamo acquistata una di 35 cm x 40 cm con telaio, troppo grande per sistemarla su un solo bruciatore. Queste pietre amano riscaldarsi gradatamente e uniformemente, perciò, per l’utilizzo migliore, meglio procurarsi dei spargifiamma e sistemarla su due fornelli possibilmente uguali/simili. La fiamma non deve mai entrare in contatto diretto con la pietra, sono necessari alcuni centimetri di spazio tra i bruciatori e la pietra.

fornelli-spargifiamma   pietra-ollare-fornelli-gas

La pietra va appoggiata delicatamente, occhio che sono molto pesanti, una di 35×40 cm per 2 cm di spessore può pesare circa 7-8 chili. I bruciatori vanno accesi al minimo all’inizio, man mano che la pietra si riscalda si può aumentare l’intensità del calore.
Non poggiare niente sulla pietra finché non diventa rovente, ossia quando una goccia di liquido evapora non appena entra in contatto con la superficie. Al principio di ogni utilizzo la pietra deve essere completamente asciutta.
Quando si è smesso di utilizzarla, non va raffreddata immediatamente con un getto d’acqua, si spaccherebbe, lasciarla raffreddare un po’ alla volta. La pietra ollare conserva a lungo il calore, anche spegnendo i fornelli può continuare a cuocere per almeno altri 15 minuti.

Cosa si può cucinare su queste pietre?

  • Carni, salsicce, polpette, spiedini
  • Pesce, sia filetti che intero ma di dimensioni proporzionate rispetto alla portata della pietra
  • Arrostire peperoni
  • Grigliate di verdure miste
  • Pizze, non più spesse di 0,5 cm
  • Eccetera…

Per girare le pietanze va benissimo una paletta in acciaio inox 18/10 o un forchettone, sempre in acciaio.

Che succede se si forma una crepa?
In questo caso bisogna vedere dove si è formata e quanto è larga. Se la pietra si utilizza con il telaio, una piccola crepa non ne compromette l’uso. Se si stacca un pezzo ad un angolo, stessa cosa. Se invece la crepa è talmente invadente da dissestare la pietra e impedirne il suo normale funzionamento non rimane che sostituirla.

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Michele
26 Aprile 2020 11:31

Salve, la pietra ollare può essere posta anche sui carboni ardenti? Ovviamente non a contatto diretto!
Grazie

Bianca
2 Febbraio 2020 19:42

Salve. Ho un barbecue campingaz con pietre ma vorrei usare una piastra ollare perché dalle pietre escono le fiamme. La devo posizionare al posto della griglia? Le pietre le lascio?

pierino
12 Dicembre 2018 16:55

mi serve un piano rettangolare di pietra ollare. Voi le fate su misura? grazie

Francesco
12 Gennaio 2019 11:26
Replica a  rb

scusate, ma l’articolo è per la pietra ollare – steatite (che dite essere diversa dalla lavica), mentre il link che avete messo su ebay parla di pietra ollare lavica. Mi potete spiegare la differenza, please?

Biagio
16 Marzo 2017 21:19

Salve ragazzi io o una pietra ollare 70×40 vorei metterla su il mio barbecue a gas con 3 bruciatore da 60 cm vorrei sapere a quale distanza devo stare con la pietra dalle fiamme

Biagio
9 Aprile 2017 19:51
Replica a  rb

Grazie ma quando accendo il gas la pietra la devo fare riscaldare piano piano e alzare la fiamma poco alla volta

Maria Grazia
7 Dicembre 2016 10:33

Ho acqusitato una piastra di pietra ollare 30×40, con supporto in ferro e piedini che si chiudono sotto, non fissi. Posso usarla come descritto sopra con due spargifiamma, sui due fornelli? C’è qualche problema per i piedi che piegati sotto la griglia sarebbero a contatto con gli spargifiamma?

Angelo
30 Maggio 2019 17:20
Replica a  rb

si consuma molto gas per farla riscaldare

LUIGI
2 Giugno 2016 18:14

Ho un barbecue a gas con una piastra e una griglia posta su pietre laviche. I BRUCIATORI (3) sono di tipo rettangolare e lunghi quanto la larghezza del barbecue. la mia domande è la seguente:vorrei sostituire la piastra (ghisa) con pietra ollare, la posso utilizzare allo stesso modo di quella in ghisa ? Se non fosse possibile senza spargifiamma ( distanza da bruciatore circa 10cm) la posso sopra le pietre laviche usando le stesse come funzione spargifiamma?.grazie mille x l’aiuto

Luigi
3 Giugno 2016 09:26
Replica a  rb

Quindi se ho capito va bene così , la posso usare direttamente sopra i bruciatori senza spargi fiamma visto che il telaio c’è e la tiene distante 7/8cm dai bruciatori . Grazie

Luigi
3 Giugno 2016 11:10
Replica a  Luigi

Grandiiii???? ancora grazie

Proietti Liberati Fulvio
24 Maggio 2016 22:45

Ho necessità di reperire una pietra ollare di cm 40x44x2.
Potete aiutarmi?