Home » News dal Mondo » Spot RAI, l’Arcidiocesi di Rio de Janeiro chiede fino a 7 milioni di danni

Spot RAI, l’Arcidiocesi di Rio de Janeiro chiede fino a 7 milioni di danni

Il Cristo Redentore in maglia azzurra con il numero 10 che si è visto nello spot dei Mondiali 2014: “irriverente e illecito”

Sicuramente l’avrete visto almeno una volta nelle ultime settimane sui canali RAI, ma in caso contrario lo trovate senza difficoltà ancora su Youtube. L’accusa mossa dai legali dell’Arcidiocesi di Rio de Janeiro (Mitra) è quella di sfruttamento dell’immagine del Cristo del Corcovado (il Corcovado è la montagna su cui è posto) per scopi pubblicitari, i cui diritti e introiti per fini commerciali appartengono alla stessa Arcidiocesi. Quindi è il permesso che non è stato chiesto, la RAI non era stata autorizzata (in poche parole, non ha pagato la concessione dei diritti per mandare in onda lo spot). Anche il direttore di Famiglia Cristiana, Don Antonio Sciortino, ha espresso il suo disappunto:

Questo spot della Rai sta suscitando diverse critiche. Come al solito, anche nella pubblicità si è voluto strafare. Ci siamo appropriati di un simbolo che non ci appartiene, vestendolo con la maglietta azzurra della Nazionale di calcio. Cristo, sì, ci appartiene. Ma quella statua del Corcovado fa parte della storia del Brasile. Più sobrietà e meno spot-RAI-Mondiali-2014presunzione gioverebbe non solo negli spot per promuovere la Nazionale italiana ai Mondiali di calcio in Brasile, ma non guasterebbe neppure ai nostri stessi giocatori, se vogliamo puntare a qualche risultato significativo e non ripetere l’ingloriosa esperienza di Città del Capo in Sudafrica

Per il momento i media hanno diffuso un comunicato che riportava cifre comprese trai 5 e i 7 milioni di euro di danni richiesti dai legali brasiliani, inoltre gli stessi hanno dichiarato:

È come se la televisione brasiliana promuovesse la sua programmazione mettendo delle ragazze mulatte a fare i gladiatori al Colosseo di Roma. È un insulto a un simbolo nazionale

Gli avvocati Rodrigo Grazioli di San Paolo e Alexandro Maria Tirelli, l’incaricato italiano scelto dalla Mitra per comunicare con i legali della RAI, sono coloro che hanno messo in moto le azioni legali. Cosa risponde la RAI? Innanzitutto ha tolto lo spot dalle rotazioni televisive, nessun comunicato o dichiarazione alla stampa fino al momento in cui sto scrivendo.

Condividi l'articolo
Sottoscrivi
Notifica di
0 Commenti
Feedback in linea
Vedi tutti i commenti